Connessioni e mobilità
“Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza.”
Art. 16, Costituzione italiana
Far muovere il Lazio è stato uno dei principali obiettivi della nostra azione di governo in questi anni. E i risultati ci sono. Negli ultimi 10 anni abbiamo rinnovato l’88% dei treni regionali. Siamo passati dall’essere la flotta più vecchia d’Italia ad essere la più giovane. Abbiamo messo su strada 1000 nuovi bus Cotral. Accanto a questo ci sono gli investimenti infrastrutturali, gli 800 km di strade riasfaltate da Astral, le ciclovie e la mobilità green, il lavoro fatto sui porti. E poi le connessioni immateriali: anche qui i passi che abbiamo fatto sono molti, zone prima non collegate sono connesse. E questo apre possibilità per i cittadini, possibilità di nuovi servizi per l’amministrazione.
Tra PNRR e risorse nazionali il Lazio ha oggi la possibilità di una vera trasformazione della sua rete infrastrutturale e di un salto nel futuro nella qualità dei servizi di mobilità.
Vogliamo creare le condizioni per una riduzione del traffico automobilistico e al tempo stesso impegnarci perché le strade siano più sicure, troppo spesso leggiamo sui giornali di vite spezzate; continuare l’impegno per l’ammodernamento del servizio sulle linee ferroviarie regionali e risolvere finalmente le storiche inefficienze delle ferrovie ex concesse (Roma-Lido e Roma-Viterbo); procedere nella realizzazione dei nodi di scambio intermodale gomma-ferro e gomma-gomma della rete regionale per dare ai cittadini della regione una vera possibilità di scelta sul mezzo di trasporto da utilizzare per i propri spostamenti; investire risorse ingenti nelle ciclovie, sia urbane che turistiche, per incoraggiare ulteriormente la mobilità sostenibile e produrre nuove opportunità di sviluppo per il territorio; sostenere il rafforzamento del sistema portuale laziale, prioritaria porta di accesso per il traffico merci e passeggeri, complemento fondamentale al nostro ambizioso piano di sostegno allo sviluppo della Blue economy.
Lo Stato per il Lazio: gli investimenti infrastrutturali del Gruppo FS
La programmazione delle risorse per gli interventi di infrastrutturazione del territorio regionale deve partire dal quadro degli investimenti già programmati a livello nazionale e, su quella base, implementarli valorizzando la conoscenza delle esigenze dei territori, da una parte, e la reale disponibilità finanziaria su cui potrà contare la Regione, dall’altra.
Il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, che dal 2017 comprende anche Anas, ha appena presentato il piano industriale 2022-2031 che per il Lazio prevede investimenti sulla rete infrastrutturale per un totale di 8,6 miliardi di euro destinati:
- per 4,5 miliardi alle infrastrutture ferroviarie, con gli interventi di chiusura dell’anello ferroviario di Roma, completamento del nodo del Pigneto, potenziamento infrastrutturale della rete di Roma Tiburtina e Roma Tuscolana, quadruplicamento della linea Capannelle-Ciampino e raddoppio delle linee Lunghezza-Guidonia, Cesano-Bracciano e Campoleone-Aprilia, potenziamento infrastrutturale collegamento con Fiumicino Aeroporto;
- 2,7 miliardi per le infrastrutture stradali destinati all’adeguamento a quattro corsie della via Salaria da Passo Corese a Rieti, al completamento della grande opera Orte-Civitavecchia, interamente finanziata e ormai prossima all’apertura dei cantieri sull’ultima tratta Monteromano-Tarquinia, il potenziamento degli svincoli del GRA e la variante di Formia;
- 1,3 miliardi per i servizi ai passeggeri, con il proseguimento del rinnovo totale della flotta con 72 treni e l’attivazione di nuovi servizi come il collegamento di Vigna Clara nel quadro del potenziamento del servizio in vista del Giubileo del 2025;
- 7,4 milioni per la logistica, con gli interventi per le aree di Pomezia-Santa Palomba (riqualificazione dei magazzini esistenti e rafforzamento della rete dei binari), Roma San Lorenzo (riqualificazione dei magazzini esistenti) e Roma Smistamento (manutenzione straordinaria);
- 95,3 milioni per la valorizzazione del patrimonio urbano, con interventi di riqualificazione e valorizzazione di 2,2 milioni di mq nelle aree di Roma Tiburtina, Roma Tuscolana, Roma Termini e Roma Trastevere, progetti di rigenerazione urbana a Frosinone e di forestazione su aree dismesse.
La rete stradale
In questo quadro, il nostro lavoro per rafforzare la rete infrastrutturale della regione continuerà nei prossimi anni con un’azione di investimento continuo nella nostra rete stradale che vogliamo sostenere in particolare con le risorse del nuovo ciclo 2021-2027 del Fondo Sviluppo e Coesione, realizzando interventi mirati su tutto il territorio regionale, in un ‘elenco’ di opere che sono il frutto di un’approfondita conoscenza del territorio, dei suoi vincoli allo sviluppo, delle esigenze rappresentate dalle comunità locali, dai cittadini e dalle imprese, e che dovranno affiancarsi, oltre agli interventi realizzati dal Gruppo FS, anche alla Roma-Latina, un’infrastruttura che, dopo le note vicende che hanno impedito il suo avvio sin dal riconoscimento come opera strategica nel 2001, dovrà essere avviata anche se dovesse rendersi necessaria la nomina di un Commissario straordinario:
- la bretella Cisterna-Valmontone;
- le opere accessorie alla Roma-Latina: via Apriliana, tangenziale di Latina, strada regionale Ariana, Tangenziale di Labico, via di Foce verde;
- il collegamento Canepina-Vallerano-Vignanello con la Orte-Civitavecchia;
- la Trasversale Lazio Sud Tirreno-Adriatica (tratta Formia-Cassino);
- il collegamento Fondi-Ceprano (progettazione e primo stralcio);
- il collegamento Fornaci-Nomentana (Fonte Nuova-Monterotondo);
- il collegamento Prenestina Nuova-Lunghezza;
- il Ponte di Orte;
- il collegamento ospedale Belcolle-Cassia Cimina;
- la realizzazione di due nuovi caselli autostradali sull’autostrada A1 Roma–Napoli in prossimità di Zagarolo e Roccasecca.
La rete su ferro
Lo sviluppo della rete su ferro che vogliamo realizzare – o per il quale vogliamo favorire la massima celerità realizzativa, quando non sarà la Regione a dover direttamente attuare gli interventi – si articola su quattro livelli: interregionale, regionale, metropolitano, urbano:
- sui collegamenti interregionali interverranno le due grandi opere previste dal PNRR, la Orte-Falconara e la Roma-Pescara, che garantiranno connessioni orizzontali veloci verso le Marche e l’Abruzzo;
- a livello regionale puntiamo sul ripristino della ferrovia Civitavecchia – Capranica – Fabrica di Roma – Orte, linea strategica per il trasferimento dalla gomma al ferro del notevole traffico di merci che viaggia tra il porto di Civitavecchia e l’interporto di Orte: un intervento che, riducendo il traffico veicolare, garantirà una diminuzione dell’inquinamento ambientale oltre che una maggiore sicurezza dei movimenti lungo la stessa direttrice;
- in ambito metropolitano, in una logica di progressiva integrazione della grande area di Roma, vogliamo realizzare l’adeguamento a linea metropolitana di due linee ferroviarie regionali: la FL5 (Roma – Civitavecchia) e la FL8 (Roma – Nettuno) dovranno essere dotate sistemi tecnologici innovativi che consentano un minor distanziamento tra i treni e una maggiore frequenza del servizio, fino ad arrivare ad un esercizio di tipo metropolitano;
- infine, in ambito urbano, mentre il PNRR garantisce le risorse per lo sviluppo del trasporto rapido di massa nella città di Roma (segnatamente la realizzazione delle nuove linee tranviarie Termini-Vaticano-Aurelio e sulla via Palmiro Togliatti), la programmazione delle risorse a titolarità regionale si concentrerà sul nuovo sistema intermodale di Tivoli, con il collegamento dal centro città fino alla stazione ferroviaria di Bagni di Tivoli che dovrà servire anche i Siti Unesco di Villa d’Este e Villa Adriana, e sull’eliminazione del passaggio a livello della stazione di Viterbo Porta Fiorentina, opera puntuale ma altamente strategica che permetterà la fluidificazione del traffico e dell’inquinamento ambientale determinato dalla frequenza di automobili ferme al passaggio a livello.
Uno sguardo al futuro
Fin qui abbiamo evidenziato le infrastrutture di mobilità che già sappiamo di potere finanziare. Eppure siamo consapevoli che non sono ancora sufficienti per completare la maglia infrastrutturale per la mobilità di cui ha bisogno la nostra regione per fare un ‘salto definitivo’ in termini di competitività e accessibilità.
Per questo vogliamo evidenziare anche ciò che riteniamo ulteriormente necessario per la rete stradale e per quella su ferro e che nel prossimo quinquennio metteremo in programma confrontandoci anzitutto con il Ministero delle Infrastrutture.
Per la rete stradale:
- nuovo tratto Latina-Sezze per connettere Latina con Frosinone;
- sulla Cassia BIS nuovo tratto Monterosi-Viterbo;
- sulla SR314 nuovo tratto Isola del Liri-Sora.
Per la rete ferroviaria:
- ripristino della tratta Roma-Civita Castellana;
- costruzione dell’asse di trasporto merci ferroviario Roma Ovest (gronda merci per Pisa e per Napoli);
- recupero del servizio ferroviario per Fiumicino e il suo porto turistico, e collegamento su rotaia fra Ostia e Fiumicino;
- raddoppio dei binari anche sulle altre ferrovie metropolitane (oltre alla FL5 e FL8 già citate) e trasformazione delle tratte in vere e proprie metropolitane di superficie.
I porti del Lazio
La nostra azione per ‘riprendersi’ il mare del Lazio ha un punto essenziale nel miglioramento della qualità dei nostri Porti. In un momento storico in cui il Mediterraneo riconquista la sua centralità è qui uno dei punti di forza della nostra regione. I prossimi anni saranno quindi anni di investimenti per migliorare la dotazione dei porti, il retroporto per migliorare la competitività delle loro vocazioni: mercantili o passeggeri. È un asset strategico della nostra regione e lo tratteremo come tale.
Puntiamo anche in questo caso a massimizzare la complementarietà con gli interventi già previsti dal PNRR, in particolare per il porto di Civitavecchia (elettrificazione delle banchine, sviluppo dell’accessibilità marittima, Ultimo miglio ferroviario/stradale):
- garantendo la necessaria copertura finanziaria per gli interventi nei porti di competenza dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale:
- lo stesso porto di Civitavecchia, con il supporto alla realizzazione della Darsena Mare Nostrum (ex Darsena energetica grandi masse), un investimento determinante per aumentare le potenzialità logistiche dello scalo merci;
- il porto di Gaeta, con il contributo necessario per il completamento del porto commerciale e la delocalizzazione della cantieristica navale che deve trovare spazi più adeguati al rilancio di una eccellenza dell’economia del mare regionale;
- realizzando interventi attesi da tempo nei porti regionali:
- il porto Canale Rio Martino (Latina), con il dragaggio e l’adeguamento degli impianti di distribuzione elettrica, idrica e fognaria;
- il porto di Formia, con gli interventi necessari per aumentare la sicurezza della navigazione;
- il porto di Terracina, dove il prolungamento del molo foraneo è opera necessaria per garantire l’aumento della sicurezza della navigazione;
- il porto di Ponza, che ha necessità di interventi diffusi di adeguamento (dal consolidamento statico della banchina al dragaggio dell’area portuale);
- il porto di Ventotene, anche in questo caso con il consolidamento statico del molo.
Sostenibilità in movimento: piste ciclabili e mobilità elettrica
In linea con l’azione che si svolge a livello nazionale e alle indicazioni europee, la mobilità sostenibile sarà una nostra priorità. Aumenteremo ancora le piste ciclabili e gli altri mezzi di mobilità dolce.
Introdurremo incentivi al miglioramento della mobilità urbana: pensiamo a meccanismi per incentivare l’elettrificazione della mobilità pesante residua; al rafforzamento della mobilità ciclistica con incentivi al bike-sharing; a finanziamenti per le piste ciclabili realizzate con materiali eco-sostenibili per le quali sono già destinati 90 milioni di euro tra ciclovie turistiche e ciclovie urbane; con oltre 60 milioni di euro finanziati dal PNRR si moltiplicheranno i punti di ricarica per i veicoli elettrici e potenzieremo il raccordo tra servizio di trasporto pubblico e piste ciclabili con lo sviluppo di reti ciclabili di collegamento e servizi (come riciclofficine e bikesharing in ogni stazione nuova).
Materiale rotabile su ferro e gomma: per un trasporto pubblico di qualità
La nostra azione per aumentare la dotazione di materiale rotabile continua. Non ci fermiamo. A fine dicembre sono arrivati altri 161 bus Cotral e nel 2023 ne arriveranno altri 400. Numeri che ci permettono di dare alle nostre cittadine e ai nostri cittadini servizi sempre migliori, che servono alle nostre imprese ed alla nostra comunità, sono essenziale ad avvicinare il Lazio.
Tra PNRR, Piano Nazionale Complementare, Fondo Sviluppo e Coesione e PR FESR 2021-2027, le risorse programmate e assegnate per il rinnovo del materiale rotabile su ferro e su gomma nel Lazio ammontano complessivamente a oltre settecento milioni di euro. Un portafoglio di risorse ingente che ci metterà nella condizione di completare il rinnovamento del parco veicolare pubblico e portarlo definitivamente al livello delle più avanzate regioni europee.
Un tetto al prezzo del trasporto pubblico: blocco degli aumenti previsti a Roma e nel Lazio
Ogni volta che i cittadini laziali pagano per il servizio di trasporto pubblico locale contribuiscono alla remunerazione del personale, alla manutenzione ordinaria e straordinaria dei mezzi e delle infrastrutture, agli investimenti necessari per migliorarlo in termini di qualità e comfort.
Anche grazie a questo contributo negli ultimi dieci anni la Regione ha comprato e messo su strada 1.000 nuovi autobus Cotral e rinnovato l’88% dei treni regionali. E’ stata una vera e propria rivoluzione del trasporto pubblico locale, che ha cambiato la vita delle centinaia di migliaia di persone che ogni giorno si spostano su strade e ferrovie.
Per continuare questo percorso, il Contratto di servizio tra la Regione e le società del TPL prevede un adeguamento del prezzo di biglietti e abbonamenti: dal 1 agosto 2023.
E’ un contratto ‘vecchio’. Non tiene conto dei cambiamenti che ci sono stati per le cittadine e i cittadini del Lazio: del Covid, della guerra in Ucraina, della crisi energetica. Non tiene conto di un impatto sociale che va contenuto e ridotto: in ogni modo possibile.
Per questo rivedremo le condizioni di quel Contratto di servizio. Ci assumeremo i costi per la continuazione dei servizi e degli investimenti e per il costante miglioramento del trasporto pubblico. Sia chiaro. Si tratta di un impegno molto rilevante sotto il profilo finanziario e per sostenerlo sarà necessario individuare altre voci di spesa da contenere.
Ma questa è per noi la politica: scegliere le priorità.
Contratti di servizio più efficienti
Rivedremo i contratti di servizio con le aziende che svolgono TPL. Con un obiettivo chiaro: rendere più efficienti i servizi e garantire maggiore occupazione e qualità.
La Regione Lazio si è dotata di un nuovo modello di gestione del TPL su gomma con l’obiettivo di:
- estendere i servizi di TPL urbano e interurbano a tutti i comuni del Lazio (i servizi, infatti, sono attualmente disponibili per 183 comuni su un totale di 377);
- ridefinire il riparto delle risorse finanziarie dei servizi minimi (il cui stanziamento medio annuo è di € 62 mln), attraverso l’utilizzo di indicatori che stimino il fabbisogno trasportistico sulla base dei dati relativi alla domanda di mobilità, utilizzando anche le più recenti tecnologie allo scopo,come pure di criteri che tengano conto dell’efficienza nell’erogazione del servizio, superando quindi il criterio della “spesa storica”;
- individuare le unità di rete – costituenti i lotti dei servizi da affidare – secondo criteri di efficienza economica ed efficacia trasportistica.
- L’estensione dei servizi a tutti i comuni del Lazio attualmente non serviti, oltre a rispondere a criteri di equità e di garanzia del diritto alla mobilità, persegue lo scopo di riconfigurare il sistema complessivo del trasporto pubblico regionale in due tipologie di servizi tra loro integrati:
- i servizi extraurbani, gestiti da Trenitalia sulle ferrovie e da COTRAL sulle linee automobilistiche, per gli spostamenti di medio-lunga percorrenza e verso Roma;
- i servizi urbani ed interurbani, gestiti a livello di unità di rete, per gli spostamenti locali e di breve e media percorrenza, nonché per l’adduzione alle linee ferroviarie e per l’intermodalità ai servizi extraurbani su gomma.
- Il nuovo modello di trasporto urbano e interurbano regionale denominato Unità di Rete è stato definito sulla base di un dimensionamento in lotti tale da garantire la massima partecipazione degli operatori di mercato in fase di affidamento dei servizi, con idonea tutela delle piccole e medie imprese del settore. Non può non rilevarsi, infatti, che nel panorama nazionale solitamente l’aggregazione per lotti è stata strutturata per dimensioni provinciali o sovraprovinciali.
Da ultimo, rispetto ai dati storici, il nuovo modello genera un impatto redistributivo pari a circa 17 milioni di euro/anno (il 28,5% del totale), che riduce la forte sperequazione che ha caratterizzato il riparto storico.
La Regione Lazio, per il tramite di Astral SpA, effettuerà le gare del TPL su gomma entro il 2023.
Cotral: un grande successo da consolidare
Nel 2013 Cotral era un’azienda sull’orlo del baratro che produceva debiti e costringeva gli utenti del suo servizio a viaggiare su mezzi vecchi e fatiscenti, oltre che altamente inquinanti. Questi sono i numeri della Cotral di oggi: 1000 autobus nuovi, moderni, confortevoli, dotati delle più moderne tecnologie di controllo a bordo, meno inquinanti; 1000 nuove assunzioni con contenimento e anzi costante diminuzione del costo del personale grazie ad un progressivo aumento di produttività; 52 milioni di euro distribuiti come utili in otto anni alla Regione Lazio; capolinea, nodi di scambio, sale di attesa ristrutturate , 4 depositi nuovi e 3 attualmente in corso di costruzione; piattaforma Salesforce di gestione della customer experience, moderna sala operativa, multicanali di interazione con i clienti e 51mila follower su Instagram; bilanci di esercizio sempre in attivo, patrimonializzazione dell’azienda con riduzione progressiva delle locazioni passive e, finalmente, il giudizio degli utenti che allinea l’azienda regionale alle migliori aziende europee.
Un vero e proprio caso di successo dell’amministrazione regionale sul quale continuare a lavorare nella direzione di questi anni e con grande attenzione ai risultati.
MetroMare e Roma-Viterbo: una sfida che vinceremo
Le ferrovie concesse sono ora in gestione a Cotral in qualità di impresa ferroviaria e ad Astral in qualità di gestore dell’infrastruttura. Sono in corso importanti lavori di riqualificazione delle infrastrutture ed è in fase di produzione il nuovo materiale rotabile: ben 33 nuovi treni per un investimento complessivo di 282 milioni di euro. E’ la prima volta che si interviene in maniera strutturata e con una visione strategica su queste due importantissime infrastrutture ferroviarie, che trasportano quotidianamente 100.000 cittadini e cittadine del Lazio.
Siamo consapevoli dei disagi che così tante persone vivono ogni giorno. Per questo vogliamo essere trasparenti e precisi nell’indicare il cronoprogramma dei lavori e dell progressivo miglioramento che garantiremo alla qualità del servizio:
- per la Roma-Viterbo: i cantieri per il raddoppio della tratta Montebello-Riano iniziano a febbraio 2023, quelli della tratta Riano-Morlupo a giugno 2023. Entro dicembre 2023 saranno appaltati 70 milioni di euro per il completo rifacimento della linea aerea. Entro dicembre 2025 quasi un milione di cittadini dell’area metropolitana romana sarà collegato al centro della capitale in meno di mezz’ora;
- per la Metromare: i cantieri sono già stati avviati. Dopo i lavori sulle sottostazioni già terminati, sono in corso quelli per il rifacimento dei binari che termineranno a marzo 2023 quando, senza soluzione di continuità, inizierà il rifacimento del sistema di elettrificazione. L’opera sarà consegnata completamente ammodernata nell’autunno del 2023;
- Sia per la Metromare che per la Roma-Viterbo a partire da gennaio 2024 la frequenza dei treni sarà garantita ogni 15 minuti nelle ore di punta e ogni 20 minuti nel resto della giornata.
“LazioinRete”
I prossimi anni sono quelli in cui si gioca la partita di servizi pubblici migliori per le nostre cittadine e i nostri cittadini. Molti di questi servizi passano per la rete e per questo saranno anni in cui completeremo la connessione, dando la priorità alle aree più bisognose, alle aree produttive e turistiche.
Qui è il PNRR con le sue risorse (quasi mezzo miliardo di euro per la nostra regione) a disegnare il percorso che porterà il Lazio al completamento della sua rete dati ad altissima velocità con il collegamento previsto dagli investimenti da completare entro il 2026:
- Piano Italia a 1 Gbps
- Italia 5G – Corridoi 5G, Strade extraurbane
- Scuola connessa
- Sanità connessa
- Collegamento delle Isole minori
La centralità del Lazio nella strategia di digitalizzazione del Paese sostenuta dal PNRR è confermata anche dall’investimento per il Polo Strategico Nazionale (PSN), l’infrastruttura cloud che ospiterà i dati e i servizi delle pubbliche amministrazioni italiane e che avrà Acilia e Pomezia tra quattro sedi italiane individuate per ospitare i data center.
CONNESSIONI E MOBILITÀ: GLI INVESTIMENTI PER IL LAZIO DI DOMANI