Cultura, turismo, sport: con lo sguardo al mondo
“La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”
Art. 9, Costituzione italiana
Il Lazio è cultura. Nel mondo. È la regione di Roma e di un patrimonio culturale diffuso su tutto il territorio. È luogo di tradizioni e di innovazione nelle industrie delle creatività. È un centro di istituzioni internazionali: dalla Fao alla rete di ambasciate. Ha al suo interno la città del Vaticano.
Sta qui lo sguardo che la nostra regione deve avere. Rafforzare la cultura come costruttrice di comunità e combattere il Cultural divide che vede ancora interi territori della nostra regione soffrire per la carenza di spazi culturali. Sostenere il ‘valore’ della cultura come volano per lo sviluppo economico e nell’interazione con il turismo, nel cinema, negli altri settori della creatività.
Su tutti questi punti questi anni hanno visto realizzazioni importanti. Abbiamo approvato le riforme dei principali settori culturali: cinema, beni e servizi culturali, street art, spettacolo dal vivo. Abbiamo rivitalizzato luoghi trasformandoli in spazi di cultura aperti come, tra i tanti, il We Gil a Trastevere e il Castello di Santa Severa. Investito in iniziative che sono andate a rivitalizzare quartieri e piccoli comuni. Messo le industrie della creatività, a partire dal cinema, al centro della nostra strategia di sviluppo. Promosso il Distretto Tecnologico Culturale, vero e proprio centro di eccellenza nelle tecnologie del restauro. Promosso la cultura giovanile con iniziative come Lazio Sound, dedicato alla musica.
Il risultato è che il Lazio di oggi ha una vita culturale e creativa molto maggiore rispetto a quella di qualche anno fa. E questo significa anche maggior attrattività per il turismo. Sta qui una delle grandi ricchezze della nostra regione, su cui dobbiamo ancora lavorare per cogliere tutte le opportunità che apre. In termini economici e di soft power. Dobbiamo lavorare ancor di più per fare di Roma – insieme al Comune – la leva per portare flussi turistici in tutto il territorio regionale – dalla città metropolitana sino ai borghi ed alle aree verdi -, per estendere i tempi di soggiorno, per destagionalizzare il turismo. Per questo ci vuole strategia ed attenzione all’attuazione: nuovi itinerari, nuovi mercati, riqualificazione delle strutture, attenzione ai ‘nuovi turismi’ e a cogliere le occasioni internazionali che nei prossimi anni saranno sul nostro territorio: a partire dalla Ryder Cup sino al Giubileo.
Comunità, economia, proiezione internazionale si ritrovano anche nello sport. Un settore che oggi ha una dimensione molto diversa da quelli di anni fa. Basta partire dal testo della proposta di modifica dell’articolo 33 della Costituzione: “La Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell’attività sportiva in tutte le sue forme”. Una formulazione che condividiamo per il valore che attribuisce all’attività sportiva: non solo fonte di benessere psicofisico, ma di valore educativo e sociale, vero e proprio cardine di comunità e di integrazione. La condividiamo con forza anche perché Il Lazio è una grande regione di sport. Di campioni, di strutture, di manifestazioni grandi e piccole, di centinaia di migliaia di praticanti, degli organi di governo del settore: dal Coni a Sport e Salute, dalle Federazioni agli EPS. È un mondo che continueremo a rafforzare: con finanziamenti e realizzazioni, con l’attrazione di eventi internazionali, con un dialogo costante con lo sport di base e le associazioni.
Luoghi ‘per’ la cultura, luoghi per la creatività
Recuperare, trasformare o valorizzare spazi e dedicarli alla cultura ed alla creatività, vederli rinascere, è forse una delle soddisfazioni maggiori per chi ‘fa’ amministrazione. Perché è chiaro che si sta contribuendo a fare comunità, a cambiare quartieri e borghi, a far crescere la Regione. Per questo il programma di rivitalizzazione di questi luoghi avrà un’accelerazione nei prossimi anni: musei, biblioteche, archivi, dimore storiche, istituti culturali. Rivitalizzare questi luoghi per noi significa, oltre ai progetti di riqualificazione edilizia, anche pensare ed implementare nuovi servizi che rendano questi spazi attrattivi, ne rilancino la centralità sociale. Oltre a questo, le nostre città, i nostri comuni vedranno la realizzazione di spazi “Cultura Lazio”, per incontrarsi, organizzare mostre, lavorare, provare. Saranno vere e proprie “Fabbriche di cultura”, luoghi gestiti da associazioni che avranno vinto bandi e che avranno un requisito cardine: fare di questi spazi dei luoghi vivi, capaci di attrarre le cittadine e i cittadini della nostra regione. Sosterremo inoltre la formazione delle tantissime professionalità necessarie per rendere vivi e prendersi cura di questi spazi: archivisti, archeologi, addetti museali, manager culturali.
Siti strategici: il grande patrimonio culturale regionale
In questi anni abbiamo recuperato immobili regionali che erano stati abbandonati al degrado inevitabile del tempo: WeGil, Santa Severa, Palazzo Doria Pamphilj di San Martino al Cimino. Li abbiamo restituiti ai cittadini, lasciandoli pubblici, e li abbiamo resi vivi e vissuti. Abbiamo dimostrato come il patrimonio pubblico può essere un polmone culturale e una vera risorsa, sociale ed economica, per i territori. Nei prossimi 5 anni, proseguiremo questo lavoro. Garantendo attività di animazione di questi spazi e riqualificandone altri: come Palazzo Rivaldi a Roma e l’Antico Ospedale Infermi a Viterbo, per i quali la Regione ha già sottoscritto un accordo di valorizzazione con il Ministero della Cultura, lo “Stallino” di Latina, il teatro di Sezze, la Caserma Sant’Angelo a Gaeta e il complesso monumentale di San Francesco a Terracina. Il rafforzamento dell’Art Bonus contribuirà a integrare le risorse finanziarie programmate nel quadro della dotazione regionale del FSC 2021-2027.
Sostenere l’associazionismo culturale
La vita culturale dei quartieri, dei comuni, dei borghi è spesso il frutto di attività di associazioni. È un patrimonio importantissimo della nostra regione. E troppe volte si regge sulle capacità finanziarie di chi lo promuove, senza supporto del pubblico. Noi vogliamo rendere più forte questa rete, porla in condizione di mettere in campo tutto il suo potenziale di comunità, di cultura, di valori: sia nell’arte, sia nell’integrazione. Per questo codificheremo, stabilizzeremo e rafforzeremo le forme di sostegno a questo mondo attraverso tavoli di coprogettazione e l’istituzione di un Fondo dedicato all’animazione territoriale e alla cultura di prossimità che attivi iniziative e avvisi pubblici. Per questo riproporremo e rafforzeremo le forme di sostegno all’animazione culturale delle piccole realtà territoriali, già sperimentata durante e dopo il covid. Inoltre, lavoreremo sulla co-programmazione e la co-progettazione.
Più Lazio, più contaminazione: libri, contemporaneo, musica
Libri, arte contemporanea e musica sono tre aree in cui pensiamo il Lazio che vogliamo costruire nei prossimi anni debba stare con idee molto precise.
Una regione moderna, attrattiva, con l’ambizione di un ruolo nella cultura globale di domani è una regione anzitutto che investe nella formazione artistica, sostenendola e riconoscendola. Per questo, nel solco dell’esperienza delle Scuole di Musica fatta negli ultimi anni grazie al lavoro gomito a gomito con le associazioni di categoria, lavoreremo anche per supportare la specificità delle scuole d’arte, tra cui quelle di fumetti, teatro e design: con un albo, che garantisca il riconoscimento della qualità della didattica, e sostegni economici per le attività, le attrezzature e la promozione.
Ma una regione che ha una visione chiara in questo settore è anche capace di favorire il dialogo, la contaminazione e la collaborazione tra le diverse espressioni artistiche. E’ con questo obiettivo che lavoreremo su tre linee strategiche interconnesse e sinergiche tra loro:
- #Più Lazio, più libri. Per quanto riguarda i libri e l’editoria, vogliamo supportare le manifestazioni, promuovere programmi di diffusione della lettura, della conoscenza nelle scuole, sostenere le biblioteche trasformandole sempre di più in luoghi di aggregazione e centri culturali polivalenti, aiutare le piccole case editrici, le librerie indipendenti, gli scrittori e i traduttori anche emergenti. In questo settore la Regione deve essere volano di crescita: facendo conoscere, mettendo il suo peso istituzionale, organizzando eventi di promozione della lettura, collaborando con le case editrici, sostenendo gli operatori e i professionisti emergenti. Noi vogliamo muoverci su questa direzione;
- #Più Lazio, più contemporaneo. Dopo le prime sperimentazioni, renderemo strutturale e rafforzeremo “Lazio Contemporaneo”, la policy, che parte dai banchi di scuola, per sostenere l’affermazione dei nostri talenti emergenti sulla scena dell’arte contemporanea italiana e internazionale attraverso contributi a fondo perduto, promozione dei giovani artisti, rafforzamento dei rapporti internazionali, definizione di programmi di scambio. L’obiettivo è sviluppare l’ecosistema culturale e artistico del nostro territorio, rendendolo sempre più ricco di competenze e sempre più collegato al resto del mondo. Inoltre, crediamo sia fondamentale diffondere i nuovi linguaggi in tutto il territorio: per questo realizzeremo, sul modello dei Kunsthalle, una rete di luoghi di produzione esposizione dell’arte contemporanea;
- #Più Lazio, più musica. La musica è un linguaggio universale, ma è anche un traino per l’economia della nostra Regione. Con LAZIOSound, in questi ultimi anni, abbiamo sostenuto le componenti musicali giovanili. Ora è necessario fare un passo avanti ed estendere l’investimento sulla filiera musicale senza distingui d’età. Per questo, sul modello di altre regioni, italiane ed europee, vareremo una legge sulla musica e istituiremo la Lazio Music Commission per promuovere e sostenere l’industria musicale e lo sviluppo degli artisti del Lazio e per attrarre produzioni nazionali e straniere. Inoltre, investiremo nella creazione di spazi prova e di registrazione gratuiti e accessibili a tutte e tutti.
Spettacolo dal vivo al centro delle politiche culturali
Il settore dello spettacolo dal vivo, pesantemente provato dalla pandemia, ha necessità di un maggior sostegno economico. Garantiremo più investimenti, a partire dal raddoppiare il Fondo Unico per lo Spettacolo dal Vivo Regionale, più semplificazione e più strumenti utilizzando anche le risorse europee. Sarà necessario sostenere l’intera filiera produzione, circuitazione, formazione e promozione, creazione di nuovo pubblico supportando anche gli esercizi teatrali, in un’ottica pluriennale. Sarà necessario partire dalle scuole, con una vera e propria ‘formazione al teatro’, per favorire nuove relazioni e alimentare la curiosità dei più giovani. In più, sosterremo con più forza le residenze, le officine e i centri di produzione. Lavoreremo con gli enti partecipati dalla Regione Lazio nel settore dello spettacolo dal vivo per favorire il decentramento e riequilibrare l’offerta anche nelle province. Dal Lazio sosterremo le co-produzioni internazionali teatrali. Inoltre, promuoveremo la creazione di connessioni, con festival e rassegne, tra il patrimonio storico, artistico, monumentale e lo spettacolo dal vivo per potenziare la cultura dei luoghi, stimolando processi di identificazione tra comunità e territorio e favorendo nuovi modelli di fruizione dei nostri beni. Una sfida che porterà anche tantissime persone a scoprire il Lazio proprio grazie allo spettacolo, confermando così il ruolo della cultura anche come volano per lo sviluppo economico.
La regione leader europea del cinema e dell’audiovisivo
Tra i nostri punti di forza c’è il cinema. Nel Lazio, a Roma, c’è la storia del cinema, c’è un sapere fatto di maestranze invidiate nel mondo, c’è uno dei centri mondiali di produzione audiovisiva come Cinecittà e accanto c’è una rete formidabile di imprese che sono spesso di livello mondiale. È questa una delle nostre industrie traino ed è su questa che dobbiamo scommettere. Tanto più quando il PNRR sta investendo su Cinecittà con l’obiettivo di rafforzarne il ruolo di centro di produzione di livello mondiale. il nostro impegno per l’attrazione di produzioni sarà anche nei prossimi cinque anni una delle nostre priorità. Ci sarà, insieme, una cura dei piccoli produttori indipendenti per far nascere nuove realtà nella nostra regione e un’azione di pieno sostegno ai progetti legati alla realizzazione di Cinecittà: sia dal punto di vista amministrativo e di supporto istituzionale al progetto; sia, con un’ottica più larga, con un’azione per il rafforzamento delle sale e con la valorizzazione dell’intero territorio laziale come ‘terra di cinema’. In quest’ottica istituiremo una “Agenzia regionale del Cinema e dell’audiovisivo” con compiti di messa in rete delle esperienze, dei finanziamenti, del network delle fondazioni. In aggiunta, la Regione dovrebbe dotarsi di un Cinema-hub culturale in una zona importante della Capitale come luogo di promozione, formazione e scambio culturale e sguardo sul futuro. Il territorio del Lazio sarà la location ideale per gli investimenti nel cinema, che contribuiranno a promuovere la nostra Regione.
Lazio Creativo
Non c’è però solo il cinema o lo spettacolo dal vivo. Chi lo conosce sa bene che il Lazio è creativo. Certo l’audiovisivo pesa molto ma accanto ci sono molte altre industrie che producono eccellenza, ci sono scuole di creatività, ci sono artigiani conosciuti nel mondo, ci sono imprese che fanno della cultura, del design, della contaminazione tra diverse discipline un biglietto di visita nel mondo. C’è la moda che sta conoscendo un momento di grande visibilità. E non è fenomeno solo romano. Ci sono energie creative in tante aree della nostra regione. Il programma Lazio Creativo è nato per valorizzarle. E noi vogliamo rafforzare questo programma e farne, nei prossimi anni, una vera eccellenza europea. Anche qui siamo stati apripista ed abbiamo ispirato la legislazione nazionale. È un ruolo che vogliamo continuare ad avere: sostenendo le imprese della creatività che vogliono crescere, aiutandole a fare rete e a trovare clienti con sistemi di voucher, indirizzandole verso i temi della sostenibilità, dando loro assistenza attraverso gli sportelli negli Spazi attivi di Lazio Innova, prevedendo misure di sostegno ai creativi, spesso confrontati ai problemi della precarietà, aiutandole ad affrontare mercati internazionali. Un programma completo, allineato a quelli di altre regioni europee, che dia alla creatività il valore che ha: strumento di crescita e di coesione.
Tecnologia e beni culturali
Il Lazio che vogliamo ha l’obiettivo di divenire un leader mondiale in un segmento in cui abbiamo tutte le carte in regola per esserlo: quello delle tecnologie applicate ai beni culturali. Siamo già partiti: il Distretto tecnologico dei beni culturali è una realtà. Ma non basta. Dobbiamo diventare il centro mondiale di queste tecnologie, attrarre imprese e ricercatori, sostenere le ricadute di questa collaborazione con il mondo dell’Università nell’economia, promuovere la più importante fiera del mondo in questo settore. Il nostro obiettivo è divenire il distretto più importante del mondo in questo settore, punto di riferimento a livello globale. Il luogo in cui i musei di tutto il mondo verranno a capire come restaurare al meglio le loro collezioni e, allo stesso tempo, come valorizzarle con gli strumenti del digitale. In un tempo di nuove fruizioni culturali è questa una delle carte che abbiamo.
Il polo della cultura alimentare
Abbiamo un altro punto di forza che nei prossimi anni vogliamo sviluppare: quello della cultura alimentare. Siamo già capitale mondiale di questo settore, ma non lo sappiamo. Avere qui la Fao, avere qui il World Food Programme significa già oggi essere al centro della riflessione mondiale su questo tema così cruciale per il mondo di oggi e di domani. Sono opportunità che coglieremo: sviluppando collaborazioni, promuovendo iniziative, specializzando le nostre Università ed i nostri centri di ricerca, attraendo grandi imprese del settore alimentare ad insediarsi.
MondoLazio: grandi eventi come occasioni di crescita culturale
Una Regione aperta al mondo è anche una regione capace di attrarre grandi eventi culturali o sportivi e farne parte della sua vicenda interna. Dobbiamo cogliere tutte le occasioni che ci si presentano e farne volano di crescita interna: economica e culturale. Pensiamo solo ai prossimi appuntamenti: Expo2030, Ryder Cup, Giubileo. Ognuno di essi deve essere vissuto anche come una grande occasione di crescita culturale per la città e la regione. Ognuno di essi deve diventare un ‘fatto’ condiviso dalle nostre cittadine e dai nostri cittadini. Questo significa aumentarne la conoscenza, i momenti di partecipazione, una gestione veramente ‘corale’ delle iniziative, capace di arrivare dentro la nostra Regione e contribuire a cambiarla, ad aprirla, a farla più internazionale.
Verso un nuovo modello di turismo
Il nostro obiettivo è continuare a lavorare per un nuovo modello di turismo, che dia spazio alle potenzialità di tutta la regione. E’ un lavoro già avviato e che ha un obiettivo chiaro:aprire ai turisti destinazioni sull’intero territorio laziale che sino ad oggi sono poco conosciute, allungare e destagionalizzare le permanenze, incentivare il ritorno dei turisti e qualificare l’offerta. E’ un lavoro complesso, fatto di attività tra loro integrate – dalla comunicazione, al lavoro con le ambasciate, alla promozione nelle fiere internazionali – sino alla definizione di pacchetti specializzati e al miglioramento delle informazioni turistiche e delle esperienze, anche grazie alle nuove tecnologie. Il programma “Destinazione Lazio” porterà nel mondo le nostre bellezze, anche in sinergia con i grandi eventi che avranno luogo nella Regione nei prossimi anni e metteranno Roma e il Lazio sotto lo sguardo del mondo. Sono occasioni uniche che coglieremo con campagne ad hoc per attrarre nuovi turisti e nuovi turismi verso la nostra regione.
Piano di Marketing Territoriale attraverso la creazione di una Destination Management Organization
Per assicurare l’immagine unitaria del sistema turistico laziale, e delle sue destinazioni, favorirne lo sviluppo, coordinare i progetti di sviluppo degli Ambiti turistici, implementare le politiche regionali per il turismo e supportare lo sviluppo di nuovi segmenti di mercato coinvolgendo attori pubblici e privati, il Lazio si doterà nei primi sei mesi del nuovo mandato di un Piano di marketing territoriale e vedrà l’istituzione della Destination management Organization prevista nella nuova legge regionale. L’impegno è quello di investire sulle migliori professionalità dell’amministrazione regionale per lo sviluppo di un turismo di qualità. Un luogo amministrativo che analizzi il territorio e la proposta turistica e li colleghi alle tendenze nel mondo, che si occupi della comunicazione della promozione turistica, che lavori per un brand turistico riconoscibile, che curi le relazioni a livello internazionale. Il nostro obiettivo sono i nuovi mercati del turismo mondiale e, insieme, specifiche aree come il turismo congressuale. Un settore che rappresenta per il turismo un indotto strategico, sia perché attrae una tipologia di visitatori che spendono sino a sei volte di più dei turisti “normali”, sia perché la permanenza media è più alta.
Politiche per i diversi turismi
Non c’è un solo turismo nel mondo di oggi. Sempre più ci sono molti ‘turismi’, legati a esperienze, passioni, interessi. C’è il turismo giovanile, quello familiare, quello culturale, quello sportivo, del benessere.
Investiremo su questi specifici segmenti, con particolare attenzione ai percorsi ancora meno sviluppati o in cui la nostra presenza è debole ed a quelli che necessitano di interventi di semplificazione, promozione e, nel caso, legislazione dedicata (come nel caso del termalismo). Pensiamo al turismo legato al cinema e alla televisione, a quello legato all’enogastronomia, a quello legato ai luoghi bellici, all’ecoturismo. E, ancora, agli eventi culturali del teatro e dell’opera o a quelli sportivi come il turismo legato al golf, che ha con la Ryder Cup l’occasione di ‘mettere’ il Lazio nella mappa di questo segmento di alta qualità.
Promozione internazionale dell’offerta turistica
Contestualmente alle azioni del sistema turistico regionale realizzate dall’Amministrazione, ci sarà l’impegno a sostenere le iniziative, singole o in rete, di imprese del settore che realizzeranno attività di promozione sui mercati internazionali, con strumenti ad hoc o attraverso gli strumenti regionali a sostegno dell’internazionalizzazione.
Digitalizzazione dei servizi per il turismo
Parallelamente alle iniziative di programmazione, adottato un piano di digitalizzazione dei servizi per il turismo. Siamo ancora indietro sul punto, ed invece il digitale ha un ruolo di sempre maggior rilevanza nel settore turistico. Supporteremo la creazione di percorsi e applicazioni digitali che consentano ai turisti di vivere esperienze immersive grazie all’inserimento di ricostruzioni storiche e ambientali di realtà virtuale o aumentata. Su questo vogliamo lavorare con la scena startup e creativa della nostra Regione per specializzarla anche nel segmento dei servizi per il turismo. La digitalizzazione dei servizi può anche agevolare una rete di attività e strutture dell’offerta turistica, commerciale e culturale per strutturare una Carta Turistica Unica del Lazio per proporre informazioni e servizi relativi all’offerta turistica della nostra regione.
#Cammini e ciclovie: una nuova rete di percorsi per la mobilità ‘dolce’
L’azione di investimento per cammini e ciclovie nel momento in cui il turismo sostenibile e quello spirituale conoscono significativi aumenti. Il Lazio ha l’ambizione di essere leader mondiale su questi segmenti che trovano nella nostra regione condizioni uniche a livello internazionale: da un patrimonio artistico unico ad un patrimonio naturale e folcloristico che fanno del Lazio un’area privilegiata per sviluppare un turismo di qualità legato alle tradizioni, al patrimonio culturale ed a quello enogastronomico.
Creazione di una rete dei siti di interesse turistico
Nell’ottica di una migliore organizzazione dell’offerta turistica ci sarà la creazione dei siti di interesse turistico. Degli itinerari regionali che potranno beneficiare di un “certificato di qualità” regionale che, adeguatamente comunicato, sarà un inevitabile volano per l’arrivo di nuovi turisti.
Accessibilità ai siti e patrimonio territoriale
I prossimi anni saranno anni di investimento per aumentare l’accessibilità ai siti ed al patrimonio diffuso, potenziando la rete delle infrastrutture dei trasporti e abbattendo le barriere architettoniche. Vogliamo sviluppare mappe turistiche basate sui percorsi del trasporto pubblico o sul tracciato di antiche strade e dotare le fermate e le stazioni di una segnaletica chiara per indicare cosa vedere e come raggiungere i luoghi.
La ricettività turistica: riqualificazione alberghiera e nuova rete di ostelli del Lazio
Vogliamo sostenere un turismo di qualità e l’appeal turistico della nostra regione. Dopo l’aggiornamento della legge regionale, approveremo i regolamenti attuativi del settore alberghiero ed extra-alberghiero, alla luce delle evoluzioni del settore e delle sue esigenze. Creeremo un tavolo permanente che, anche alla luce dei grandi eventi che interesseranno la nostra regione, verificheranno periodicamente le necessità di aggiornamenti.
L’investimento per una ricettività di qualità potrà passare attraverso interventi anche normativi per la qualificazione e la crescita delle strutture ricettive in occasione della celebrazione del Giubileo del 2025 e per il sostegno degli imprenditori grazie a bandi per la riqualificazione delle strutture di ricettività, quali ad esempio le misure già previste nell’ambito del programma Fesr 2021-2027. Per un migliore risultato, coinvolgeremo le associazioni di categoria per rendere le opportunità pubbliche il più possibile coerenti con i fabbisogni degli imprenditori coerentemente con i vincoli regolamentari degli interventi finanziabili in particolare per l’efficientamento energetico degli immobili ad uso ricettivo.
Gli ostelli sono una dotazione essenziale della nostra regione per aumentare la domanda di turismo giovane. Per questo la nostra rete sarà rafforzata con la creazione di nuovi ostelli, localizzandoli in luoghi poco visitati ed oggetto di pacchetti di destinazione turistica
Un nuovo approccio al rapporto pubblico-privato
I prossimi anni vedranno una importante mole di investimenti internazionali verso la nostra città. E’ un’occasione da cogliere per ridefinire il rapporto tra pubblico e privato. Va a tal fine valorizzato il rapporto con il Convention bureau Roma e Lazio, anche per incentivare la creazione di nuove opportunità e sinergie.
Potenziamento della formazione nel settore turistico
Il ‘fattore umano’ è fondamentale nel settore turistico: l’accoglienza passa anche dalle competenze, dalla formazione e dalle condizioni di lavoro di personale qualificato. Per questo rafforzeremo i percorsi di formazione dedicati al settore al fine di creare le figure professionali del nuovo turismo, partendo da una collaborazione con l’Ente bilaterale che coinvolge le principali associazioni di categoria e sindacati.
Garantire la qualità del settore: standard e dati
La legislazione sul turismo più recente ha dato specifica attenzione alla qualità dell’offerta turistica. E’ un punto su cui insistere: a partire dai regolamenti attuativi, per individuare degli standard comuni e definire un “Marchio di Qualità Regionale”. Ma insieme agli standard è necessario un cruscotto per meglio orientare il settore turistico. Investiremo in un sistema efficiente di raccolta e analisi, quantitativa e qualitativa, dei dati e su una strategia di comunicazione che utilizzi gli strumenti di comunicazione più veloci e incisivi.
Lotta all’abusivismo e alla shadow economy
L’abusivismo nel campo del turismo è una piaga difficile da debellare: strutture, professionisti e attività devono spesso fronteggiare illegalità, concorrenza sleale e la grande difficoltà di effettuare controlli. Le nuove norme approvate ad esempio per le attività ricettive e nel settore delle Agenzie di viaggio richiedono ora di investire sul loro rispetto, per evitare il dilagare di nuovi modelli di ricettività ed esercizio dell’attività che si sono imposti con la “shadow economy”.
Il Lazio dello sport
Il nostro primo impegno è proseguire il lavoro per garantire alle nostre ragazze e ragazzi, e a tutti gli operatori sportivi, il diritto allo sport. C’è da definire una normativa regionale di riferimento nuova e al passo coi tempi, che dia certezze e tenga in considerazione le recenti evoluzioni dello sport con l’obiettivo di far avvicinare all’attività motoria quanti più cittadine e cittadini. E, insieme, definire il “Piano regolatore dello Sport”, che studi le esigenze territoriali e le specifiche carenze e definisca gli interventi infrastrutturali necessari a colmarle in risposta alle esigenze dei cittadini. La gestione di quella che sarà la “Rete Regionale dello Sport” dovrà essere coordinata tra gli Enti Locali territoriali, il Coni Regionale e l’Associazionismo Sportivo e per questo vedrà l’istituzione di un “Tavolo di Lavoro Permanente” sede di confronto tra le varie realtà.
I “Buoni Sport”
Dal 2019 la Regione ha garantito, con specifici “Buoni Sport”, l’accesso alla pratica sportiva a quasi 11 mila famiglie del Lazio. È stata un’esperienza di successo. È una possibilità che estenderemo quanto più possibile per permettere a giovani, anziani, persone con disabilità di fruire dei servizi offerti dalle realtà associative regolarmente iscritte nei registri regionali e nazionali.
Un programma straordinario per l’impiantistica
Daremo priorità alla definizione di un “Piano per l’impiantistica” per migliorare e riqualificare le infrastrutture esistenti con contributi regionali a fondo perduto per l’efficientamento energetico, l’abbattimento delle barriere architettoniche, la messa in sicurezza degli impianti, proseguendo l’impegno di questi anni e favorendo il loro adeguamento alle pratiche agonistiche quando possibile.
Il ruolo dell’associazionismo sportivo
L’associazionismo è una risorsa fondamentale della nostra comunità, cruciale per una distribuzione capillare sul territorio dei valori dell’attività sportiva. Lo supporteremo con decisione: sia con assistenza tecnica, sia con finanziamenti, sia in termini strategici. A questo fine istituiremo uno “Sportello-Sport” presso l’Assessorato competente, per aiutare le associazioni ad intercettare le opportunità di finanziamento e assisterle lungo la fase progettuale.
Promuovere gli eventi sportivi di rilevanza Internazionale, nazionale e regionale
Nei prossimi mesi si terrà a Guidonia una delle più importanti manifestazioni sportive del pianeta: la Ryder Cup. Sarà un formidabile volano di attenzione per il nostro territorio, con ricadute positive: in termini economici, turistici, di visibilità globale. Il nostro obiettivo è porre sempre più il Lazio al centro di una strategia di attrazione dei grandi eventi e delle manifestazioni sportive. Su questo obiettivo continueremo a lavorare con le istituzioni sportive, favorendo, con impegni concreti, ogni percorso di candidatura di eventi sportivi in linea con le vocazioni e le tradizioni sportive del Lazio.
Aumentare le sinergie tra turismo e sport
Nell’ambito delle politiche dedicate ai singoli turismi, specifica attenzione sarà dedicata allo sviluppo di filiere dedicate allo sport. E questo sia in occasione di grandi eventi, sia definendo politiche specificamente dedicate a singoli segmenti sportivi: dal rugby al tennis, dal basket al golf, dall’ippica all’atletica, sino alle manifestazioni praticate sulla costa e sui laghi e fiumi della regione.
CULTURA E TURISMO: GLI INVESTIMENTI PER IL LAZIO DI DOMANI