Sito ufficiale di Alessio D’Amato

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Laziodomani: una strategia per le nuove generazioni

“L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento. La Repubblica detta le norme generali sull’istruzione ed istituisce scuole statali per tutti gli ordini e gradi”

Art. 33, Costituzione italiana

 

“La scuola è aperta a tutti. L’istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita. I capaci e meritevoli, anche se privi di mezzi, hanno diritto di raggiungere i gradi più alti degli studi. La Repubblica rende effettivo questo diritto con borse di studio, assegni alle famiglie ed altre provvidenze, che devono essere attribuite per concorso”

Art. 34, Costituzione italiana

Il futuro della nostra regione passa da quello che facciamo oggi per i suoi bambini e per i suoi giovani. Il Lazio dei diritti, della conoscenza, del lavoro di domani si costruisce qui e adesso: nei nostri asili, nelle nostre scuole, nelle nostre Università, nei primi luoghi di lavoro. È un Lazio della cultura e della conoscenza, delle opportunità e dello sviluppo quello che abbiamo in testa: per essere, nei prossimi anni, un luogo di crescita di qualità. E, insieme, per essere una comunità che abbia la cultura come valore connettivo, che veda una partecipazione attiva dei cittadini alla vita sociale e civile, che creda nelle istituzioni.

È stata l’idea fissa di questi anni. Anni in cui abbiamo erogato buoni per pagare le rette degli asili nido alle famiglie di oltre 30 mila bambini, investito sull’edilizia scolastica, sullo sport, su percorsi di approfondimento per il recupero della memoria, sulla eliminazione delle barriere architettoniche. Anni che hanno visto un’azione decisa sulla dispersione scolastica, in cui è stato garantito il sostegno alle famiglie bisognose. Anni in cui abbiamo sostenuto programmi per avvicinare gli studenti al cinema, per renderli consapevoli delle eccellenze del territorio. Questi i capitoli del tempo di ‘opportunità’ che abbiamo costruito in questi anni. Un tempo in cui 8 mila studenti, grazie a “Torno Subito”, hanno avuto la possibilità di studiare all’estero. In cui sono state erogate 143 mila borse di studio solo negli ultimi sette anni. In cui è stato forte l’aumento dei posti alloggio per gli studenti bisognosi. Un tempo anche in cui abbiamo definito tanti progetti diretti ai giovani, che hanno rotto la distanza tra Istituzioni e nuove generazioni: VitaminaG, Ostelli e Spazi giovanili, LAZIOSound, LAZIO YOUth CARD, LAZIOAggrega, Consigli dei Giovani. 

Sono tutte iniziative con cui abbiamo voluto dare un segnale chiaro di valorizzazione delle nuove generazioni, di considerarle una risorsa, di voler lottare per affermare i loro diritti e riconoscere opportunità. La risposta è stata straordinaria nei numeri e nelle storie che sono nate. E ci dice che dobbiamo continuare su questa strada. Per questo le nuove generazioni saranno il cuore di una strategia integrata che avrà al centro infrastrutture, servizi, opportunità.

 

PianoLazioDomani

Gli anni più recenti sono stati anni di iniziative, azioni, esperienze a sostegno delle nuove generazioni. Spesso quest’attività è stata condotta da diversi assessorati, senza un’analisi ed una visione complessive dei problemi; una rassegna delle possibili soluzioni anche alla luce delle migliori esperienze internazionali; uffici specificamente dedicati ad attuazione e valutazione dell’insieme dei programmi e dei progetti legati alle “Nuove Generazioni”.

Se vogliamo avere l’ambizione di una vera politica in questo campo così centrale per il nostro futuro dobbiamo affrontare questo punto. Per questo nei primi Cento giorni del nostro mandato definiremo un assetto organizzativo allineato alle sfide che abbiamo davanti a noi: 

  • rivedremo l’organizzazione della Regione per portare in un unico assessorato le competenze sulla scuola, sull’Università e sulle politiche giovanili;
  • istituiremo l’Agenzia regionale per l’infanzia e l’adolescenza. Un organismo chiamato a valorizzare e coordinare le politiche per l’infanzia operando in raccordo con la Giunta e le Direzioni Regionali. Una scelta che testimonia dell’attenzione che vogliamo dare a temi centrali per il Lazio di domani come la protezione e lo sviluppo dell’infanzia e dell’adolescenza. Una struttura specializzata che vuole essere un costante impulso alla Regione per definire un quadro di politiche ed iniziative all’avanguardia;
  • lavoreremo insieme alle Università della nostra regione ad un Piano “LazioDomani”, che delinei lo scenario di sviluppo della nostra regione al 2050 e preveda una serie di misure per preparare le nostre ragazze e i nostri ragazzi ad affrontarlo. 

 

La regione dei bambini. Un Piano 0-6 anni

Gli anni da 0 a 6 della vita di ogni bambino sono essenziali. Le esperienze durante la gravidanza e fino ai due anni di vita influenzano il suo stato di salute, il suo apprendimento, il suo benessere sociale ed emotivo con effetti che durano per l’intera infanzia e fino all’adolescenza e all’età adulta. Essere oggi una regione ‘per’ i bambini significa essere, domani, una regione di adulti migliori. 

Per questo deve essere un impegno prioritario, che tocca punti tra loro diversissimi, con un modello integrato di servizi e realizzazioni. Significa, ad esempio, sostenere le famiglie nei primi anni di vita dei bambini con forme di assistenza psicologica ed economica sin dalla gravidanza e sino ai primi mille giorni di vita del bambino. Vuol dire, una infrastrutturazione intelligente, con un Piano asili che si affianchi e completi gli strumenti nazionali. Prevedere una rete di servizi pensata per le giovani famiglie, per rendere la loro vita più semplice. 

Sarà questo il cuore del nostro “Piano 0-6 anni”, un piano per il futuro della nostra regione che partirà dall’attuazione della legge approvata nella scorsa consiliatura: una legislazione che vede il Lazio all’avanguardia tra le regioni italiane.

 

Ripartire dalla scuola: risorse per le strutture e per le attività extrascolastiche

La scuola è il primo passo. Di tutto: dei singoli e della nostra comunità. Qui che si piantano i semi delle individualità, qui che si piantano i semi dello stare insieme. E noi vogliamo una scuola sempre più centrale nella formazione delle nuove generazioni del Lazio. Per questo il nostro primo impegno è per strutture ed attività extrascolastiche. Il Programma “Scuola Lazio”, nei prossimi anni è dedicato a questo, con azioni dirette a:

  • istituire un servizio di orientamento regionale, che affianchi e integri le iniziative che verranno intraprese dal MIM a seguito dell’emanazione del D.M. del 23/12/2022, finalizzato a informare gli alunni delle scuole secondarie di I e II grado in merito all’offerta formativa della regione. Il servizio sarà rivolto:
    • agli alunni delle scuole secondarie di I grado e alle loro famiglie, per accompagnarli nella scelta del segmento educativo successivo (scuola secondaria di II grado o percorsi di Istruzione e Formazione Professionale);
    • agli alunni delle scuole secondarie di II grado, per accompagnarli: a) nella scelta di uno dei percorsi di istruzione terziaria funzionanti nella regione (Università o ITS Academy); b) nell’ingresso nel mondo del lavoro, supportando e coordinando gli esperti di job placement previsti dal citato decreto del MIM;
  • garantire il diritto allo studio sostenendo, anche con risorse regionali, le famiglie a basso reddito nell’acquisto dei libri di testo e del corredo scolastico;
  • proseguire nell’impegno per l’efficientamento energetico delle scuole, con l’introduzione di scambiatori di aria che mantengano la temperatura interna costante e riscaldamento differenziato nelle diverse aree della scuola, per poter chiudere le finestre e mantenere l’ambiente salutare, risparmiando anche sull’uso dell’energia per il riscaldamento;
  • continuare nell’azione di infrastrutturazione del patrimonio scolastico con specifica attenzione alla dotazione tecnologica;
  • aprire le scuole – presidi territoriali essenziali e spazi multifunzionali attorno ai quali far nascere cultura e società – anche oltre il suono della campanella, nei pomeriggi e di sera, d’estate come d’inverno. L’obiettivo, in 5 anni, è ‘restituire’ 50 scuole al territorio e agevolare la formazione di patti scuola-famiglie per ulteriori progetti di scuola aperta alla comunità;
  • garantire ai bambini e ai ragazzi la possibilità di accesso a spazi educativi già durante l’estate, mettendo in campo le strutture scolastiche ed altri spazi, in particolare l’outdoor;
  • estendere lo strumento dei “bonus baby sitting” consentendone l’utilizzo anche per il pagamento di altri servizi educativi, asili nido, accesso ai centri estivi;
  • reintrodurre il medico scolastico, la cui eliminazione ha lasciato le scuole prive di un importante riferimento per la salute degli studenti attribuendo ai presidi un ruolo ed una responsabilità che non possono e non devono svolgere. A tal fine creeremo in ogni ASL una struttura nel Dipartimento di Prevenzione che operi con le scuole con protocolli di medicina scolastica;
  • potenziare il servizio dello psicologo scolastico nelle scuole secondarie;
  • attivare un servizio psicopedagogico e di orientamento erogato da equipe di specialisti a supporto di reti di scuole che facciano capo ad una “scuola polo” che abbia adeguata disponibilità di risorse per programmare e gestire il servizio nelle sue fasi e nei diversi plessi scolastici;
  • sostenere progetti e campagne di informazione e prevenzione dalle dipendenze da alcol, sostanze stupefacenti,  Internet Addiction Disorder (IAD), ludopatie, disturbi alimentari, infortuni sul lavoro e rischi ambientali;
  • istituire il premio “Insegnante dell’anno della regione Lazio”. Un riconoscimento per gli insegnanti che si distinguono per l’impegno e la creatività con cui interpretano il proprio ruolo nella scuola, per la loro capacità di motivare gli studenti.

 

Ridurre la dispersione scolastica

La riduzione della dispersione scolastica è uno dei problemi della nostra regione. Significa creare subito sacche di esclusione, lasciare indietro da subito le persone più deboli, creare subito diseguaglianze. Per questo la riduzione della dispersione sarà uno dei nostri obiettivi chiave. Lo perseguiremo con:

  • il potenziamento dei servizi educativi e scolastici necessari a garantire maggiore inclusione e supporto a bambini e ragazzi più fragili o vulnerabili (potenziando la relazione educativa, in sicurezza, con gli insegnanti di sostegno che spesso sono l’unica relazione extrafamiliare) o con disabilità; 
  • azioni specifiche per bambini allontanati dalle famiglie, minori in famiglie affidatarie, minori in carcere, bambini vittime di violenza, minori in condizioni di disagio economico e sociale;
  • azioni di contrasto alla povertà educativa finanziate con il Fondo Sociale Europeo 21-27, ed in particolare la quota del 5%, dedicata a progetti di lotta alla dispersione e all’abbandono, a progetti di sostegno e supporto agli studenti, alle azioni di presa in carico integrata e di sostegno economico alle famiglie più fragili.
  • l’istituzione del Fondo per i Ristori educativi e culturali destinato alle famiglie con minori in situazioni di povertà educativa.

 

Il diritto ad un’alimentazione di qualità nelle scuole 

La scuola deve essere un luogo in cui i servizi siano costantemente migliorati. A cominciare dall’alimentazione, che deve essere di qualità. I nostri bambini, i nostri ragazzi devono avere assicurati pasti di primo livello. Non solo, la scuola deve divenire anche un luogo in cui i nostri ragazzi imparano il valore di un’alimentazione sana, del contrasto allo spreco. In Italia solo il 36,3% delle classi della scuola primaria usufruisce del tempo pieno e di un relativo servizio di mensa scolastica; in molte regioni la povertà alimentare è un dato di fatto e migliaia di bambini e ragazzi consumano un pasto completo e corretto dal punto di vista energetico solo una volta alla settimana. Nel Lazio abbiamo un tasso di mense scolastiche tra i più alti in Italia. Vogliamo continuare ad averlo. Con un obiettivo, chiaro ed ambizioso: garantire il diritto ad un’alimentazione di qualità nelle scuole primarie con l’attivazione di un servizio di mensa scolastica in ogni scuola del Lazio.

 

La memoria e l’educazione alla cittadinanza 

Siamo convinti che governare un territorio significa non solo amministrare bene, ma anche impegnarsi per costruire una società più libera, solidale, inclusiva, dove tutti possano riconoscersi in un percorso comune di partecipazione e crescita. Per questo In questi anni abbiamo lavorato coinvolgendo migliaia di studenti, centinaia di scuole, decine di piccoli comuni e associazioni culturali nei “Viaggi della memoria”, nella celebrazione di alcune date fondative della nostra democrazia, nella salvaguardia del nostro patrimonio storico e archivistico, nei progetti e percorsi di educazione alla cittadinanza.  Nei prossimi anni intendiamo continuare a lavorare promuovendo sia progetti rivolti ai cittadini di tutto il territorio, sia sostenendo le iniziative promosse dai piccoli comuni, dalle associazioni, dalle scuole, dalle biblioteche e dalle istituzioni culturali presenti in tutta la regione. Lo faremo utilizzando diversi strumenti, valorizzando anche l’uso delle nuove tecnologie, allo scopo di favorire ogni possibile forma di incontro e partecipazione di studenti e cittadini.

 

Il Lazio dello sport: valori ed energia nelle scuole

Le scuole debbono anche divenire promotori della cultura sportiva. Quando in tutto il mondo si capisce che lo sport è costruzione di valori e di comunità, un perno importante della società di domani, noi saremo all’avanguardia su questo. In collaborazione con le istituzioni che seguono questo tema – dal Coni a Sport e Salute sino alle singole federazioni nazionali – il nostro impegno sarà quello di garantire ai nostri ragazzi la possibilità di avvicinarsi all’attività sportiva. 

Ci sono, in particolare, due iniziative che porteremo avanti nei prossimi anni, nel quadro delle politiche complessive per lo sport ma espressamente mirate alla pratica nelle scuole: 

  • l’azione per permettere di fare sport ai bambini a partire dai primi anni delle elementari, in linea con le migliori esperienze regionali italiane;
  • un investimento infrastrutturale  che permetta di realizzare una palestra in ogni scuola del Lazio, a partire dalle risorse messe a disposizione dal PNRR che dovranno essere adeguatamente integrate favorendo il ricorso al credito sportivo e, quando possibile, ricorrendo a partnership pubblico-privato.

 

Diritto allo studio ed opportunità di crescita

Gli anni alle nostre spalle sono stati una vera e propria rivoluzione nel diritto allo studio. Siamo passati dall’essere una Regione che tagliava gli strumenti per assicurare le risorse destinate a far studiare i meno fortunati sino a finanziare, ogni anno, 30 mila borse di studio universitarie. “Torno subito” è un programma che ha toccato 8000 giovani. Sono stati circa 2000 i ricercatori, borsisti, assegnisti di ricerca coinvolti nelle nostre azioni sui dottorati industriali e i gruppi di ricerca. 

Non sono solo cifre. Quelli che abbiamo messo in campo sono strumenti che hanno significato opportunità, avanzamento, libertà per moltissimi nostri giovani e che hanno permesso alle nostre istituzioni della ricerca di essere più forti.

I prossimi anni – anche grazie a risorse del PNRR, che hanno nella conoscenza e nella ricerca un punto focale –  vedranno continuare le azioni a favore dei giovani studenti e dei ricercatori. Più in particolare vogliamo:

  • rafforzare il sistema del diritto allo studio universitario, con agevolazioni su mense, libri, residenze, trasporti;
  • verificare che tutte le residenze universitarie siano pienamente accessibili per le persone con disabilità e adeguare quelle che dovessero presentare barriere architettoniche;
  • confermare e promuovere il programma “Torno Subito”;
  • rilanciare i dottorati tecnologici, per portare sempre più ricercatori dentro le nostre imprese.

 

Spazio Giovani: investire sui giovani per promuovere l’occupazione
L’accesso dei giovani al mondo del lavoro è uno degli obiettivi prioritari di questa Regione. Continueremo ad investire sulle politiche attive del lavoro dedicate ai giovani per colmare le difficoltà che impediscono di esprimere le loro potenzialità e, allo stesso tempo, per portare ricchezza culturale, sociale ed economica alla collettività. È un percorso tracciato che necessità di interventi strutturali e duraturi nel tempo.

Con il Programma “Spazio Giovani”:

  • promuoveremo l’apertura di uno Sportello Giovani all’interno della Rete dei Servizi per il Lavoro per dare un punto di accesso al giovane ai servizi e alle opportunità per il suo inserimento nel mercato del lavoro;
  • favoriremo un “Patto tra generazioni”, per incentivare il ricambio generazionale nei contesti aziendali e per sostenere il passaggio di attività tra imprenditore e giovane e consentire al giovane imprenditore di subentrare nell’impresa;
  • confermeremo la politica degli incentivi all’assunzione dei giovani nel mercato del lavoro;
  • sosterremo l’iniziativa imprenditoriale del giovane, attraverso sostegni economici per l’avvio di impresa, azioni di accompagnamento alla realizzazione dell’idea imprenditoriale e formazione delle competenze manageriali;
  • assicureremo ai giovani percorsi di formazione e di sperimentazione di esperienze in ambito lavorativo in contesti internazionali e nazionali, attraverso la misura “Torno Subito”.

SpazioLazio, dal patrimonio regionale spazi di coworking per i giovani laureati 

I nostri giovani laureati vanno aiutati nei primi passi del loro percorso professionale. Spesso è lo spazio di lavoro il primo ostacolo, spesso è la solitudine la condizione in cui molti di essi si trovano. Per questo una delle nostre priorità è il programma “Spazio Lazio”: la destinazione di edifici del patrimonio regionale a luoghi di coworking destinati a giovani laureati. In questa direzione per affrontare questa situazione di tanti dei nostri giovani, proseguiremo nello sviluppo degli HUB cultura-socialità-lavoro che abbiamo già cominciato a sviluppare: a Cassino, Latina, Rieti e Viterbo. Con un obiettivo chiaro: una regione popolata di spazi di lavoro comune, luoghi che per i nostri giovani laureati divengano veri e propri ‘ecosistemi’: dove lavorare, formarsi, collaborare. In questa direzione amplieremo ancora più questi luoghi in cui sviluppare interazioni tra lavoratori, giovani professionisti, imprese, soggetti disoccupati e inoccupati, soggetti vulnerabili.

 

Vecchi spazi per giovani idee
Il patrimonio pubblico sottoutilizzato e abbandonato è immenso come il bisogno delle nuove generazioni di spazi per incontrarsi, condividere, fare impresa, produrre cultura e contribuire allo sviluppo dei propri territori. Per questo continueremo, con ancora più forza, a trasformare vecchi spazi in luoghi per giovani idee. Ne immaginiamo almeno nuovi 20 a provincia e 4 per ogni Municipio di Roma: luoghi creativi, culturali, ricreativi, turistici e Ostelli gestiti da under 35 che collaboreranno per ridare vita agli spazi, creare lavoro vero e rispondere ai bisogni delle comunità del Lazio. Sosterremo quelli già avviati dando loro stabilità, vitalità e sostenibilità economica.

 

Piccoli spazi per grandi idee
Un’altra priorità è quella dei piccoli spazi di quartiere del patrimonio delle ATER. Mettere in connessione questi spazi con il fermento giovanile è una risposta per incentivare le realtà imprenditoriali giovanili e al tempo stesso valorizzare spazi pubblici non residenziali riattivandoli come luoghi di formazione e lavoro. Dalla bottega a un fab-lab, dalla sede di una nuova impresa a quella di un’organizzazione no-profit, da un centro culturale a una palestra sociale, da un’aula studio a un co-working: luoghi che renderanno vive le nostre città e faranno spazio ai giovani. Sosterremo queste esperienze con l’abbattimento del canone d’affitto e il sostegno a progetti integrati.

 

Energia e risorse per le idee dei giovani

VitaminaG – l’iniziativa rivolta alle ragazze e ai ragazzi under35 che vogliono realizzare progetti di innovazione culturale, sociale e tecnologica – non si fermerà. Questo programma andrà avanti per sostenere il fermento giovanile che vuole partecipare al rilancio della nostra regione trasformando le bozze di idee in progetti concreti. Continueremo a finanziare le migliori idee dei giovani del Lazio con un contributo a fondo perduto fino a 25.000 euro. Supporteremo almeno 300 progetti all’anno con l’obiettivo di offrire sostegno economico e tecnico alle iniziative dei giovani rispetto a sfide prioritarie per le comunità, promuovendo opportunità e, nello stesso tempo, la partecipazione inclusiva alla vita economica, sociale e democratica.

 

Ora l’impresa!

La Regione in questi anni ha fortemente sostenuto e promosso l’associazionismo e l’imprenditoria, curando le fasi di start-up e sviluppo delle imprese. Nel rafforzare ulteriormente questo impegno, è necessario integrarlo con servizi di accompagnamento durante le fasi di attivazione: come aprire una partita IVA? Come far nascere un’associazione? Come fondare una SRL? Come gestire il personale? Quali sono le soluzioni ai problemi giuridici? E a quelli fiscali? Struttureremo un servizio di consulenza e orientamento tramite LAZIOInnova e la rete degli Spazi Attivi che aiuti i giovani a rispondere a queste e tante altre domande.

 

Sostenere l’attivazione giovanile nel terzo settore 

Promuoveremo una serie di percorsi di apprendimento per sostenere le ragazze e i ragazzi impegnati nel mondo no-profit e agli imprenditori sociali. Moduli di formazione specializzata che andranno dalla progettazione europea alle tecniche di co-progettazione, dall’innovazione sociale a quella tecnologica, dal community building alla valutazione d’impatto fino al sostegno formativo agli youth workers.

 

Il servizio civile, anche in Regione 

Vogliamo rafforzare il supporto alle ragazze e ai ragazzi che decidono di svolgere attività a favore del bene comune, partecipando a iniziative di alto valore sociale. In questi ultimi anni, ci siamo mossi in questa direzione approvando una legge e istituendo una direzione regionale ad hoc. Ora, dobbiamo investire risorse per permettere la partenza del Servizio Civile Regionale, tanto più alla luce di possibili riduzioni dell’impegno nazionale sul punto. In questo modo, migliaia di ragazze e ragazzi potranno acquisire competenze utili per il mondo del lavoro e dare una mano a tutta la comunità. 

 

La cultura è un diritto e Carta conta, ancora di più
A una insopportabile retorica che troppo spesso dipinge i giovani solo come attenti all’entertainment da social network, in questi anni LAZIO YOUth CARD ha risposto con numeri che hanno dimostrato altro. Questa carta – che permette ai giovani tra i 14 e i 29 anni l’accesso gratuito o con sconti riservati ad attività culturali (cinema, teatri, concerti), sportive o all’acquisto di libri – ha coinvolto oltre 150 mila ragazze e ragazzi del Lazio. È la prova che i giovani hanno curiosità e amore per la cultura, ma vanno messi nelle condizioni di poterne fruire, abbattendo le barriere economiche. Per questo potenzieremo la LAZIO YOUth CARD – che dal 2020 è la miglior Carta Giovani d’Europa in termini di benefit riconosciuti – stringendo partnership ancora più forti e capillari sui territori per offrire esperienze gratuite di attivazione e fruizione culturale. L’obiettivo è coinvolgere in 5 anni, 500.000 ragazze e ragazzi.

 

Formazione al teatro
La frequentazione del teatro – sia come protagonista, sia come spettatore – ha una forte valenza anche dal punto di vista comportamentale e psicologico e, quindi, educativo. Per questo, a partire dalle scuole dell’infanzia, con l’aiuto di docenti qualificati e di attori professionisti, vogliamo sostenere la messa in scena da parte degli stessi bambini di favole o di altri testi adatti alla loro età e abituarli, nello stesso tempo, alla visione di spettacoli teatrali.

 

Musica, ragazzi
Per abituare i ragazzi all’ascolto della musica a partire dalle scuole di ogni ordine e grado, vogliamo fare tesoro di alcune esperienze già attive – come quella di Europa InCanto – consentendo alle scuole di sostenere progetti che prevedano uno studio preliminare e il successivo ascolto di concerti o spettacoli musicali con una cadenza periodica, almeno di due volte ogni anno scolastico.

La musica è lavoro e noi vogliamo trattarla come tale. Con LAZIOSound continueremo a sostenere la musica under 35 del Lazio per promuovere il patrimonio musicale giovanile, dandone visibilità sul mercato, in Italia e all’estero. Lo faremo rafforzando il dialogo con la filiera della musica regionale; con un percorso di selezione delle eccellenze, dedicato agli esordienti; con strumenti economici e partnership dedicate agli emergenti e agli operatori della filiera; con la presenza alle fiere internazionali. Sosterremo nuove produzioni, tournée, festival, eventi, rassegne, co-produzioni internazionali e attività di formazione.

 

La biblioteca non chiude mai
È fondamentale e strategico offrire agli studenti che vivono nelle città universitarie della nostra regione luoghi idonei allo studio e alla socialità. Finanzieremo, per questo, i Comuni e gli Atenei per ampliare gli orari di apertura delle biblioteche fino alle 24.00, garantendo anche aperture nel corso dei mesi estivi, con la predisposizione di adeguati spazi all’aperto. Garantire la presenza di luoghi dedicati allo studio e alla socialità, è, infatti, fondamentale anche per far sentire alle nuove generazioni la vicinanza delle istituzioni, alimentare la formazione di una maggiore consapevolezza e rispetto nei confronti dello spazio pubblico, contribuendo dunque alla partecipazione attiva dei ragazzi alla vita di comunità, alla responsabilità civile. 

 

NUOVE GENERAZIONI: GLI INVESTIMENTI PER IL LAZIO DI DOMANI

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