Sito ufficiale di Alessio D’Amato

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Un’Amministrazione nel futuro

“Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge”

Art. 54, Costituzione italiana

 

“La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi ed i metodi della sua legislazione alle esigenze dell’autonomia e del decentramento”

 Art. 5, Costituzione italiana

 

“Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività”

Art. 53, Costituzione italiana

 

“I pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge, in modo che siano assicurati il buon andamento e l’imparzialità dell’amministrazione (…) Agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso, salvo i casi stabiliti dalla legge” 

Art. 97, Costituzione italiana

Vogliamo costruire un’amministrazione moderna, efficace, giovane. Possiamo farlo. Questi dieci anni di buongoverno ci lasciano una Regione più sana, più snella, più tecnologica. La Regione Lazio di oggi è molto diversa da quella di dieci anni fa. Il bilancio è in ordine. La Corte dei Conti certifica che siamo tra le Regioni più veloci nei pagamenti ai fornitori. Investiamo i fondi europei come mai prima: nell’ultima rilevazione della Ragioneria generale dello Stato siamo la terza Regione per avanzamento della spesa, il 30% in più della media nazionale. Abbiamo ristrutturato il nostro debito e trasformato la macchina organizzativa, rendendola più efficiente e più snella, eliminando più di 70 tra società, IPAB, consorzi di bonifica e consorzi industriali. 

È questa la strada su cui continueremo a lavorare: con decisione. Tanto più in un momento storico in cui la qualità amministrativa è centrale per investire le risorse a disposizione, per capire con intelligenza il territorio, per mettere a sistema tutte le capacità presenti nella nostra regione. 

 

Conti a posto e riduzione della pressione fiscale

La forza della nostra Regione è, oggi, la qualità del suo bilancio. È il punto di partenza di ogni misura, la condizione essenziale per una politica che sia ‘vettore’ di trasformazione. Questo profilo è chiaro e significherà, in concreto, una attenzione massima alla solidità finanziaria, contenendo l’indebitamento e liberando risorse per garantire l’accesso ai servizi fondamentali, in particolare per le realtà sociali e territoriali più deboli. Con la prossima legge di bilancio, che approveremo  immediatamente  dopo l’insediamento della giunta, proseguiremo a rafforzare, sfruttando ogni possibilità finanziaria in questa direzione, la riduzione della pressione fiscale in favore delle famiglie e delle imprese dando continuità agli accordi di politica fiscale con le parti sociali.

 

20 miliardi di euro per gli investimenti che cambieranno il volto del Lazio

Siamo nel mezzo del periodo di investimenti pubblici più importante degli ultimi anni: un’occasione che non possiamo perdere. Si sommano, in questo periodo, le risorse del PNRR e quelle dei fondi di coesione, i fondi comunitari per l’agricoltura e quelli nazionali per le infrastrutture e l’edilizia sanitaria. La nostra priorità sarà investire interamente e nei tempi prestabiliti questa enorme mole di risorse che possono davvero trasformare la nostra regione. Per questo, nell’ottica della concentrazione dell’amministrazione su questo obiettivo, tra i nostri primi atti ci sarà la creazione di una “Task Force Investimenti” che vogliamo organizzare in collaborazione con le organizzazioni dei lavoratori e delle imprese. 

 

Il suo compito sarà assistere la Giunta nella: 

  • attività di monitoraggio sulla attuazione degli investimenti;
  • azione di raccordo con il livello nazionale ed europeo sull’andamento della spesa;
  • collaborazione con la Commissione europea per cogliere appieno le opportunità dei fondi comunitari e con il gruppo Bei per ottimizzare il ricorso a prestiti e al capitale di rischio per lo sviluppo regionale e delle imprese;
  • valutazione di impatto sui territori degli investimenti.

 

Agenda 2030: la bussola del Mondo per lo sviluppo sostenibile

Nella consiliatura appena conclusa la Regione ha ‘fatto suoi’ i 17 goals e i 169 target individuati nel 2015 dalle Nazioni Unite nell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile. All’approvazione della Strategia regionale per lo sviluppo sostenibile “Lazio, regione partecipata e sostenibile” è seguita quella del “Contributo dell’Adattamento ai cambiamenti climatici”.

Le priorità di intervento per l’apporto del Lazio agli obiettivi nazionali, comunitari e globali sono state così definite e incardinate negli strumenti della programmazione unitaria regionale:  le risorse della nuova programmazione comunitaria 2021-2027 e di tutte le altre fonti finanziarie rese disponibili da trasferimenti nazionali o risorse regionali sono vincolate al miglioramento delle performance regionali.

In un mondo interconnesso soggetto a shock e dinamiche spesso incontrollabili non basta l’intervento di una Regione per sconfiggere la povertà, garantire la piena occupazione o combattere il cambiamento climatico e le sue conseguenze. Non basta, ma è determinante. A condizione che sia determinato. E fortemente determinato è l’impegno che metteremo nei prossimi cinque anni nell’attuare e monitorare gli effetti delle politiche regionali sulla sostenibilità dello sviluppo nel nostro territorio. Un impegno presente in ogni pagina di questo programma di governo.

 

Valorizzazione del personale: formazione e protagonismo

La Regione ‘è’ i suoi dipendenti. È la loro capacità di affrontare i problemi, di cambiare a seconda delle diverse esigenze, di dare risposte efficaci e tempestive ai cittadini. L’esempio più nitido di questa centralità è stata offerta dai dipendenti regionali nella fase più acuta del Covid: il personale della sanità, in prima linea nell’assistenza alle persone contagiate; i dipendenti impegnati per offrire nel minor tempo possibile misure di ristoro economico alle imprese e alle famiglie colpite dalla crisi economica collegata alla pandemia; il personale della protezione civile e del Terzo settore, i volontari impegnati nella distribuzione dei dispositivi di protezione individuale. Questa prova è stata decisiva per rispondere al colpo inferto dal Covid nel momento più drammatico della nostra storia ed è l’impulso per investire sul personale della Regione. 

 

Per questo il nostro impegno è:

  • per un programma di formazione continua dei dipendenti della Regione con una mappatura costante dei fabbisogni di aggiornamento professionale che coinvolga anche i dipendenti delle società regionali in un confronto partecipativo costante con le rappresentanze sindacali;
  • per una politica di assunzione che trasformi l’amministrazione regionale con un innesto di giovani funzionari;
  • per una multidisciplinarietà che porti nell’amministrazione capacità nel diritto, nell’economia, nelle discipline tecniche: dagli ingegneri ai valutatori di politiche pubbliche;
  • per un utilizzo dello Smart Working e dello Smart Learning, puntando sulla digitalizzazione e sul coinvolgimento dei partecipanti, in linea con quanto sperimentato durante la pandemia, che ha permesso al Lazio di vincere lo “Smart Working Award” 2020 per la categoria “Pubbliche Amministrazioni”.

 

Sosterremo questo obiettivo con una campagna portata avanti con le nostre Università che definisca curriculum ad hoc per le amministrazioni pubbliche, faccia capire ai nostri giovani più ambiziosi l’importanza di scegliere il settore pubblico come il luogo in cui valorizzare i loro talenti. 

 

Una Regione agile: semplificazione normativa e digitalizzazione 

Negli ultimi anni la nostra Regione ha lavorato per uno sfoltimento delle leggi, per regole più semplici, per una digitalizzazione dei servizi che migliori il rapporto con i cittadini, per procedure agili. È questa la strada su cui continueremo a lavorare. Sia per quanto riguarda la Giunta, sia il Consiglio, che vogliamo diventi un organo legislativo più agile. Per questo approveremo una riforma del regolamento dei lavori consiliari che ne renda il funzionamento più snello: proseguendo con la digitalizzazione dei lavori di Consiglio e Commissioni, attraverso strumenti per promuovere la condivisione e la trasparenza delle decisioni, incentivare la presenza in aula e in Commissione, assicurare la speditezza dei lavori. 

 

Rafforzare gli strumenti di gestione della macchina
amministrativa regionale
Ci sono poi una serie di misure che promuoveremo per ottimizzare ancora la gestione delle finanze regionali e sostenere la capacità amministrativa. In particolare con:

  • il rafforzamento del ruolo della Centrale Acquisti per indire procedure di gara di “spesa comune” e supportare  i comuni nella loro attività amministrativa, con specifica attenzione a quelli più piccoli;
  • l’evoluzione dei servizi offerti dalla stessa Centrale Acquisti, grazie alla piattaforma di e-procurement regionale dedicata alle amministrazioni pubbliche, in modo da assicurare risparmi nei loro acquisti;
  • il rafforzamento della leva degli acquisti pubblici per selezionare fornitori rispettosi di principi quali la sostenibilità ambientale, la parità di genere, la tutela del lavoro.

Nella stessa direzione, nei prossimi anni lavoreremo:

  • alla valorizzazione di Lazio Crea quale partner tecnologico delle Aziende Sanitarie. Sul punto destineremo i risparmi connessi alla nuova organizzazione giuridica di Lazio Crea all’assunzione di circa 300 nuovi specialisti IT da impiegare a supporto della transizione digitale del Sistema Sanitario Regionale;
  • all’attivazione del progetto “Azienda Lazio.0”, un organismo di supporto alle ASL per il miglioramento della loro performance, ed in particolare per 
    • centralizzare il sistema dei pagamenti dei fornitori del servizio sanitario regionale;
    • gestire le procedure concorsuali;
    • ottimizzare le funzioni di logistica sanitaria (trasporti e magazzino di medicinali e dispositivi medici).

 

Il Lazio per Roma, Roma per il Lazio: una devoluzione per amministrare meglio

La sussidiarietà è il nostro modo di governare. Le leve del governo le deve avere chi è più vicino ai problemi, chi può agire con maggiore tempestività. Questo è particolarmente urgente per Roma: continueremo a dare alla città le competenze per poter funzionare meglio. Abbiamo cominciato con l’urbanistica e seguiremo questa impostazione, con l’obiettivo di una Regione che si concentri sul suo ruolo istituzionale di ente di programmazione  

 

Autonomia differenziata, ma giusta

Noi siamo per un’autonomia giusta. Come ha ricordato il Presidente Mattarella questo significa un’autonomia che garantisca “su tutto il territorio nazionale i diritti civili e sociali”, che non prescinda dalle “esigenze perequative”, che “non accentui le differenze tra Nord e Sud”. Questa è e sarà la nostra bussola: in ogni sede in cui la Regione Lazio sarà chiamata ad intervenire sul punto.

 

Una amministrazione che guarda oltre: tra Europa e Centro Italia

L’Europa ci indica con chiarezza che il futuro dovrà vedere un aumento della collaborazione tra regioni: per scambiare le migliori pratiche, per fare politiche di innovazione comuni, per affrontare tematiche simili con obiettivi e strumenti simili. Le sfide che abbiamo davanti non possono essere affrontate da soli. 

Per questo abbiamo rafforzato il nostro ufficio a Bruxelles e lo specializzeremo ancora di più nei rapporti con la Commissione e con le altre regioni europee. Per questo aumenteremo il personale negli Sportelli Europa, luoghi in cui i cittadini possano avere informazioni sulle opportunità di finanziamento comunitarie. 

Ci muoveremo con la stessa logica nei confronti delle altre regioni italiane. I confini regionali sono, infatti, spesso troppo ‘stretti’ per risolvere i problemi dei nostri cittadini. Per questo avvieremo una politica di ‘alleanze amministrative’, cominciando con le regioni del Centro Italia. In quest’ottica, ogni Direzione regionale dovrà essere messa in condizione di dedicare parte del suo personale esclusivamente all’analisi dei dossier discussi in Conferenza delle Regioni; ogni Assessorato garantirà una presenza costante nelle Commissioni tematiche. 

 

La Regione del buongoverno: lotta alla criminalità, alle mafie e all’illegalità

La trasparenza e la legalità sono beni essenziali della comunità. La Regione Lazio che vogliamo è in prima linea su questo. Sia all’interno, con una politica attenta a tenere alta la guardia sulla regolarità e la trasparenza degli atti amministrativi. Sia all’esterno, con una Regione che denunci le illegalità, che sia in prima fila contro le mafie. Un  sistema territoriale infiltrato dalla criminalità organizzata perde in competitività, in sicurezza lavorativa e sociale, in democrazia e partecipazione e, dunque, in benessere e libertà personale e collettiva. Il rispetto della legalità costituisce prima di tutto un valore etico e morale, pilastro imprescindibile di ogni convivenza civile, ma anche un fondamentale valore economico, in quanto condizione necessaria per il pieno sviluppo dei territori, a protezione della libertà degli operatori economici, del regolare svolgimento delle dinamiche imprenditoriali, della trasparenza del mercato, della sana concorrenza.

La Regione Lazio è diventata in questi ultimi anni un vero presidio per l’affermazione di pratiche di legalità  e continueremo su questa strada insieme alla Magistratura, alle Forze di Polizia, ai Comuni, alle Forze Sociali e alle Associazioni, potenziando l’operatività dell’Osservatorio Tecnico Scientifico per la Sicurezza e la Legalità.

Tra le azioni che condurremo vi sono:

 

  • implementazione dei Protocolli di Intesa firmati con la Procura Nazionale Antimafia, la Dia, le Prefetture e le Forze di Polizia per garantire che i 17 miliardi del PNRR destinati al Lazio non vengano intercettate dalle mafie;
  • adozione di un Testo Unico per il contrasto alle mafie;
  • costruzione con Università le Scuole di reti strutturate per un “Sapere Antimafia”;
  • costituzione di Parte Civile della Regione nei processi di mafia;
  • valorizzazione del riutilizzo sociale dei beni confiscati aumentando le risorse per Comuni e Associazioni per la loro ristrutturazione e l’avvio di progetti innovativi sociali e culturali;
  • potenziamento del Fondo in favore delle vittime di usura e del Fondo per le attività economiche colpite dalla criminalità organizzata;
  • indagini sulla consistenza e le dinamiche dell’economia sommersa nel Lazio.  

 

Un Lazio che protegge: rafforzamento del sistema della Protezione Civile, del NUE 112 e dell’ARES 118

Mai come oggi le cittadine e i cittadini del Lazio hanno bisogno di protezione: di fronte alle emergenze e per prevenirle. La Regione dev’essere un’istituzione pronta ad attivarsi per reagire agli shock che vivremo: fenomeni atmosferici estremi per il cambiamento climatico, un territorio a rischio sismico, la possibile diffusione di future pandemie.

La nostra Protezione Civile è stata in prima fila in questi anni: grazie agli interventi di potenziamento delle colonne di mezzi gestiti dalla rete delle associazioni di protezione civile e agli investimenti fatti per realizzare una delle più avanzate centrali operative d’Italia. Nei prossimi anni l’impegno è per un forte rafforzamento della dotazione di personale della Protezione Civile regionale, una ancora maggiore collaborazione ed una piena valorizzazione dei rapporti con la Protezione Civile nazionale.

La sala operativa del Numero Unico dell’Emergenza – il NUE 112 – garantisce risposta immediata alle emergenze. Anche in questo caso, poggiamo su basi solide. La Regione ha realizzato un sistema integrato composto di due sale operative che ha gestito dalla sua nascita oltre venti milioni di chiamate, distribuendole verso le forze dell’ordine o i corpi dell’emergenza (VV.FF. e Ares 118, Capitanerie di Porto, Soccorso Alpino) più adeguati a gestire ogni singolo intervento. Un assetto di successo, divenuto modello per altre regioni d’Italia, che sarà essenziale non solo per la qualità della gestione ordinaria di una grande Regione, ma anche per affrontare la sfida dell’enorme afflusso nei grandi eventi come il Giubileo del 2025.  

L’azienda regionale Ares 118, infine,  sarà rinforzata e accompagnata in un importante percorso di trasformazione. In questi anni il suo lavoro è stato prezioso e intensissimo: in coincidenza con l’emergenza pandemica, i suoi compiti si sono ampliati oltre l’attività ordinaria fino a comprendere la gestione di tutti i trasferimenti dei pazienti Covid+, l’organizzazione delle squadre USCAR per le valutazioni clinico/assistenziali e l’effettuazione di tamponi, la predisposizione di un servizio gratuito di supporto psicologico alla cittadinanza che ha garantito lo svolgimento di oltre 10.000 colloqui. Sempre nell’ottica del rafforzamento di tale servizio avvieremo uno studio sulla possibilità di inserire il soccorritore volontario, debitamente formato, sulle ambulanze. Il superamento della fase emergenziale consentirà all’azienda di fare un ulteriore passo avanti: completeremo infatti il piano per la totale internalizzazione dei suoi servizi, per un investimento complessivo di 65 milioni di euro, ultimando l’acquisto di 103 nuovi mezzi di soccorso e l’assunzione di oltre 1.200 unità di personale. In questo modo, il Lazio otterrà un altro grande traguardo: sarà l’unica Regione in Italia a disporre di un sistema di emergenza territoriale a gestione completamente pubblica. 

 

Tutti i diritti, diritti per tuttə

La Regione Lazio è da anni in prima linea sui diritti e contro ogni discriminazione legata al genere, all’orientamento sessuale e all’identità di genere. Con una precisa convinzione: le diversità sono valori per la collettività e i diritti e le pari opportunità vanno sostenuti con servizi di qualità inclusivi e rispettosi.

In quest’ottica i bisogni della comunità LGBTQI+ resteranno centrali per l’amministrazione. Prima di tutto continuando ad essere parte di RE.A.DY, la Rete Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni Anti Discriminazioni e a sostenere la Casa d’accoglienza per giovani gay, lesbiche e trans, vittime di violenza e discriminazione. I prossimi anni, in linea con quanto accade in altre regioni, vedranno poi l’approvazione della legge contro l’omolesbobitransfobia per contrastare le discriminazioni, l’odio e la violenza contro le persone LGBTQI+ e le famiglie arcobaleno, perché nessuna bambina e nessun bambino sia punito in termini di uguaglianza e diritti per il modo in cui è nato o per i genitori che ha.

La promozione della cultura dell’uguaglianza dei diritti in tutti i campi – scuola, welfare, sanità, sociale e lavoro – sarà essenziale. 

La centralità di questi temi nell’azione politica dei prossimi cinque anni sarà garantita con l’istituzione nella Giunta regionale di una specifica delega ai diritti.

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