Sanità
Criticità del SSN
Fondi ridotti, mancanza di personale, prestazioni urgenti in arretrato, tempi di attesa inaccettabili, stipendi ben al di sotto della media europea: sono solo alcuni dei dati agghiaccianti che descrivono la situazione in cui versa il nostro Sistema Sanitario Nazionale, ormai al collasso.
Così 2,5 milioni di pazienti ogni anno rinunciano alle cure e le famiglie spendono di tasca propria oltre 40 miliardi. Si diceva che dopo la pandemia, tutto sarebbe cambiato, nulla sarebbe stato più come prima, dispiace constatare che ora è peggio. I fondi sono stati ridotti al 6,3% del Pil, record negativo, non accadeva dal 2007. Non si può restare a guardare; è tassativo un intervento di rilancio e di investimento immediato.
Proposte
La sanità va riorganizzata praticamente dalle fondamenta. Servono più risorse per il personale, per questo è indispensabile riaprire la discussione sul MES sanitario, il Meccanismo Europeo di Stabilità, strumento per la concessione di prestiti a fronte di una serie di riforme da attuare. Nel frattempo Azione ha presentato una petizione con cui chiede al governo di adeguare il finanziamento del SSN agli standard dei Paesi europei avanzati, intervenendo subito sulle liste d’attesa e sulle nuove assunzioni di medici e infermieri, adeguandone gli stipendi a quelli di tutti gli altri Paesi UE. Una petizione che sottoscrivo in pieno, perché un Paese civile è un Paese in cui l’assistenza sanitaria funziona.
Firma anche tu, salviamo il nostro Sistema Sanitario:
Sicurezza stradale
Dati
Ogni anno nel nostro Paese si registrano oltre 3000 morti sulle strade, ogni anno una cittadina come Bolsena improvvisamente scompare.
Gli incidenti stradali sono la prima causa di morte nei giovani tra i 15 e i 29 anni. Roma e il Lazio sono maglia nera con 339 vittime l’anno, di cui 73 pedoni, un sesto di tutti i morti d’Italia.
Cosa fare
Bisogna invertire questa tendenza puntando su una serie di fattori, primo su tutti la prevenzione, lo ha detto anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nell’intervento durante l’anniversario del Corpo della Polizia Stradale. Prevenzione vuol dire educazione stradale nelle scuole, nei centri sportivi, corsi di guida sicura.
Bisogna fare in Italia ciò che è stato fatto e prevede l’Europa
Sicurezza stradale
Dati
Ogni anno nel nostro Paese si registrano oltre 3000 morti sulle strade, ogni anno una cittadina come Bolsena improvvisamente scompare.
Gli incidenti stradali sono la prima causa di morte nei giovani tra i 15 e i 29 anni. Roma e il Lazio sono maglia nera con 339 vittime l’anno, di cui 73 pedoni, un sesto di tutti i morti d’Italia.
Cosa fare
Bisogna invertire questa tendenza puntando su una serie di fattori, primo su tutti la prevenzione, lo ha detto anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nell’intervento durante l’anniversario del Corpo della Polizia Stradale. Prevenzione vuol dire educazione stradale nelle scuole, nei centri sportivi, corsi di guida sicura.
Bisogna fare in Italia ciò che è stato fatto e prevede l’Europa